Martedì, 19 Novembre 2013 16:49

Equitalia contro l'eroe antiusura

Scritto da  Gerardo

Pino Masciari ha abbandonato la sua attività di imprenditore per denunciare la criminalità. Ora è costretto a pagare per il fallimento dell'impresa, diretta conseguenza della ribellione alla 'ndrangheta. Non si abbandoni chi lotta contro la criminalità.
Nel seguito puoi leggere la lettera della moglie di Pino Masciari e firmare la petizione.



Pubblichiamo la lettera di Marisa Salerno Masciari via Change.org


Il nome di mio marito è Pino Masciari. Dal 1997 è sottoposto al programma di protezione previsto per i testimoni, insieme a tutta la nostra famiglia, per aver denunciato e fatto condannare con le sue dichiarazioni decine di capi e gregari di importanti famiglie della ‘ndrangheta.

Per denunciare la criminalità, mio marito ha abbandonato la sua attività di imprenditore e tutta la nostra famiglia ha dovuto abbandonare la propria terra e vivere in una località protetta e segreta. Ora siamo costretti a pagare una pendenza relativa al fallimento dell'impresa, eppure il fallimento è conseguenza alla ribellione contro il potere 'ndranghetista.

Nel 1988 mio marito cominciò a lavorare nell'impresa edile di suo padre. Da subito Pino si ribellò alle pretese dell'organizzazione a delinquere, vedendo così le prime ripercussioni sull'azienda e ostruzionismi di varia natura, come furti, incendi, danneggiamenti e minacce.

Alcuni malavitosi avvicinarono uno dei suoi fratelli e gli spararono alle gambe.

Nell'ottobre del 1996 il Giudice Patrizia Pasquin dichiarò la ditta "Masciari Costruzioni" fallita.

Lo stesso Ministero dell’Interno prese atto del fatto che il fallimento dell’impresa era la conseguenza della sua ribellione al sistema criminale del potere ‘ndranghetistico, per cui si assunse con delibera l’onere del pagamento della procedura fallimentare e di tutto ciò che ne derivava.

Ma il Ministero adesso si barrica dietro questioni formali, e presto saremo costretti a vendere la casa. Ministro, è così che si protegge un imprenditore che ha dato un importante contributo alla lotta contro la criminalità organizzata?


Non chiedo nulla di nuovo, ma solo che venga portato a termine l’impegno che la Commissione Centrale ha assunto con determinazione nelle sue delibere coordinando la chiusura fallimentare. Chiedo che la pendenza relativa al fallimento della impresa di mio marito venga estinta dallo Stato, come ci era stato assicurato da precedenti sentenze.


Grazie,


Marisa


Firma la petizione: Non si abbandoni chi lotta contro la criminalità organizzata

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